Caratterizza individui, gruppi e contesti e instaura dinamiche che ben conosciamo sul fronte del malessere organizzativo e che conosciamo invece meno sul fronte positivo del benessere.
In altre parole, siamo più abituati a ragionare, in un'ottica patologica di "ciò che non và" più che in un'ottica salutogenica di creazione di un contesto abilitante rispetto allo "star bene" sul posto di lavoro.
L'adozione di un approccio di psicologia positiva nell'ambito delle comunità aziendali offre la possibilità di promuovere un movimento, uno spostamento verso "la positività", verso quegli "enablers" che attivano ogni processo di cambiamento individuale e organizzativo.
Catia Conti
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