sabato 4 luglio 2009
essere riconosciuti per riconoscersi
Grazie, Claude Steiner!
Grazie per questa favola per grandi
destinata a migliorare la vita dei nostri bambini,
di quelli che ci circondano e di quelli che portiamo dentro.
Il tema che vorrei proporvi oggi è quello dei riconoscimenti,
o carezze, o "caldo-morbidi" come li chiama Steiner.
Quanto sono importanti i riconoscimenti nella nostra vita lavorativa?
Tanto, tantissimo
perché possono confermare o disconfermare la nostra identità,
indurci al cambiamento o alla fissità,
perché muovono il cuore e dietro le gambe, lo spirito, le energie.
Il nostro benessere al lavoro dipende da quanto vieniamo riconosciuti,
per ciò che siamo,
per il lavoro che facciamo ogni giorno.
Se quando facciamo qualcosa e qualcuno ci dice "bravo!"
ci sentiamo bene, ci sentiamo capiti, visti, apprezzati.
Se quando facciamo qualcosa di sbagliato,
qualcuno ci dice "questa cosa è sbagliata andava fatta diversamente, ma tu sei ok"
sentiamo che questa persona si prende cura di noi
e non solo delle cose da fare
e forse ci sta offrendo un'opportunità per migliorare e crescere.
Fin da quando siamo bambini
la sintonizzazione con chi si prende cura di noi ci da un riconoscimento,
permettendoci di riconoscerCi essendo riconosciuti dall'altro.
I riconoscimenti aiutano il bambino nell'affrontare i propri bisogni adattivi,
a confrontarsi con i compiti evolutivi,
in definitiva a crescere.
Questo processo non s'arresta mai,
noi continuiamo a crescere,
a frontaggiare sfide evolutive nuove o vecchie
in diverse fasi della nostra vita.
Ed ecco l'importanza dei riconoscimenti,
che nutrono il proprio sé nelle difficoltà (tu vai bene)
nutrono le proprie competenze nell'apprendimento (si fa così)
e nutrono infine le relazioni che abbiamo di
"momenti di incontro ...
esperienze affettive positive ...
momenti di vitalizzazione "
(Louis W. Sander)
Edè proprio questa capacità di "rivitalizzare"
che colpisce
per la potenza con cui un riconoscimento può aiutare
la nascita, lo sviluppo e il consolidamento della nostra identità,
anche lavorativa.
Buona lettura,
e tante tante carezze infinite a tutti!
Catia Conti
link per il testo della favola:
in italiano http://www.emotional-literacy.com/fuzzyit.htm
in inglese http://www.emotional-literacy.com/fuzzy.htm
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