mercoledì 8 luglio 2009
La decrescita felice
Semplice è bello,
ma come è difficile,
Ho iniziato a scrivere alcune ore fa
questo post su semplicità e sostenibilità
ed eccomi qui...
Volevo condividere con voi
alcune suggestioni dal libro
"La scommessa della decrescita"
di Serge Latouche.
Lungi dall'essere semplice,
ci offre molti spunti sugli scenari future delle nostre economie.
L'attuale crisi economica ha infatti messo alle corde
il modello di benessere economico mondiale
legato alla crescita economica continua
"crescere per produrre e consumare sempre più"
è una logica non più sostenibile,
sia a livello di risorse planetarie disponibili
(la c. d. "impronta ecologica")
sia perché su di un piano individuale,
i nostri livelli di benessere hanno smesso da tempo di crescere.
Il passaggio all'"economia della decrescita" implicherà
l'adozione della regola Ghandiana del
"vivere più semplicemente
per vivere semplicemente tutti"
Questo significherà:
produrre meno e localmente,
consumare meno,
lavorare meno per lavorare TUTTI!
In questi tempi a venire
l'unica ricchezza da redistribuire sarà il lavoro dunque!
Penso che l'esigenza di semplificare le nostre vite
sia ormai parte dei desideri di molti di noi,
semplificare
per togliere
"cio che non serve e che pesa*"
sarà senza dubbio un occasione
di raggiungimento di maggiori livelli di benessere
in cui gli equilibri
del tempo (di lavoro e non lavoro)
dei desideri (beni materiali e immateriali)
di pulsioni e volontà cambieranno ognuno di noi
e si spera
tutto il mondo...
Catia Conti
*Madre Teresa di Calcutta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento