"...non ci sono vincitori solo livelli di sconfitta.."
Così racconta Denny De Vito parlando del conflitto coniugale della Guerra dei Roses.
E' un conflitto che come tanti nasce dalle piccole incomprensioni quotidiane che alimentano rabbia e delusione reciproche per una serie di bisogni insoddisfatti sempre più lunga.
Fateci caso, le persone coinvolte in un conflitto difficilmente sono in grado di ragionare su cosa c'è "dietro" le richieste dell'altro e spesso se glielo chiedete fanno fatica a esprimere i loro stessi bisogni.
Tutto infatti rimane come nascosto dalla reattività rispetto alle istanze esplicite dell'altro.
Tutto infatti rimane come nascosto dalla reattività rispetto alle istanze esplicite dell'altro.
Così ecco che le posizioni si polarizzano in una svalutazione reciproca.
E' l'escalation del conflitto!
Alla base della comunicazione non violenta sta proprio il principio di riconoscere e dar voce a questi bisogni attraverso l'espressione delle emozioni ad essi collegati.
Concentrare l'attenzione sui bisogni rappresenta una tattica in grado di spostare la concentrazione dalla persona al problema di cui i bisogni sono espressione.
Per concludere potremmo dire che
i bisogni rappresentano la porta di entrata e di uscita da un conflitto
basta aprirla e non chiuderla!
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