La carezza è una forma di riconoscimento di cui ognuno di noi ha bisogno per costruire e rimanere saldo nella propria autostima;
Essa ci dice "ti ho visto", "sei importante", "ti apprezzo".Le carezze hanno un grande potere: farci sentire al sicuro, con noi e con gli altri.
I bambini non crescono e gli adulti non prosperano senza una costante dose di carezze o per dirla con Steiner "Caldomorbidi".
Certo ci sono anche quelle negative che dicono esattamente il contrario attaccando il nostro senso del sé, mettendoci in discussione.
Il profilo di carezze è la sintesi del funzionamento della nostra "economia di carezze" sia positive che negative:
- quante ne diamo agli altri?
- quante ne diamo a noi stessi?
- quante ne chiediamo
- quante ne rifiutiamo o accettiamo?
Purtroppo i sistemi educativi costruiscono un'ambiente, sia dentro che fuori di noi, povero di carezze positive e abbondante di carezze negative.
Siamo insomma sempre un po' a "dieta" di riconoscimenti e ciò ci rende deboli e influenzabili.
Ognuno di noi può comprendere attraverso le domande sopra com'è il proprio profilo e se fosse confermata la dieta iniziare a cambiare, dandosi carezze positive (dal riconoscimento dei propri successi ai premi) e cominciando a essere un giudice meno severo e più compassionevole nei confronti di sé e degli altri.
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